Magnonevolo (BI), 28 febbraio 2025 – Si è tenuta oggi, presso MagnoLab, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Massimo Marchi, che raccoglie il testimone di un’iniziativa nata quattro anni fa da Marchi & Fildi Group insieme a ITS TAM Biella per
celebrare l’eccellenza, la creatività e la preparazione tecnica delle nuove generazioni di professionisti del settore tessile.

La premiazione si è aperta con un intervento di Giovanni Marchi, Amministratore del Gruppo Marchi&Fildi, che ha dato il benvenuto ai presenti e dato il via all’evento con un ricordo il padre Massimo Marchi, scomparso nel marzo 2024.
Nel commentare il valore di questa iniziativa, Giovanni Marchi ha dichiarato:

Abbiamo voluto dedicare questo Premio alla memoria di mio padre, Massimo, perché lui comprese per primo l’importanza di coltivare il legame tra la nostra azienda e l’eccellenza rappresentata da ITS TAM nel mondo della formazione.
Con il Premio Massimo Marchi vogliamo continuare a investire nei professionisti di domani: la fiducia nelle potenzialità delle nuove generazioni era uno dei suoi valori e siamo orgogliosi di portare avanti questa responsabilità attraverso un progetto che, di anno in anno, sta rivelando uno straordinario patrimonio di creatività.

A seguire, il saluto istituzionale del Vicepresidente di Regione Piemonte Elena Chiorino, che ha dichiarato:

“Un incontro tra competenze, dove le idee viaggiano veloci e la collaborazione diventa protagonista: questo è il cuore dell’iniziativa di oggi a Magnolab, che celebra, nel giorno della sua nascita, l’eredità di Massimo Marchi: la sinergia tra Marchi & Fildi e ITS Tam rende omaggio a un imprenditore biellese che ha lasciato un segno indelebile sul territorio. Questo progetto impatta positivamente sull’impresa e getta le basi per progettualità future, con l’obiettivo di continuare a innovare e promuovere l’imprenditorialità.
La formazione, che è il motore della crescita, rappresenta un pilastro fondamentale nel nostro impegno.
I giovani sono l’energia che alimenta l’innovazione: così la collaborazione tra impresa, ITS Tam e diverse realtà imprenditoriali genera valore per il territorio. Un grazie speciale a Giovanni Marchi, che ha raccolto il testimone e porta avanti questa visione
con coraggio. Il futuro passa dai giovani talentuosi che credono nei loro sogni e nelle loro passioni: il nostro dovere è creare le condizioni affinché possano scegliere il loro futuro con consapevolezza”.

A seguire anche Pierfrancesco Corcione, Presidente di Fondazione ITS TAM, ha ricordato l’importanza della collaborazione tra il mondo della formazione e le imprese e in seguito Anna Pisani, Assessore del Comune di Biella, ha rivolto un saluto agli studenti.

Il Premio Massimo Marchi
Il Premio Massimo Marchi ha coinvolto gli studenti del secondo anno del corso di Tecnico Superiore di Progettazione e Sviluppo di Prodotti di Maglieria dell’ITS TAM di Biella.
Sotto la supervisione dello stilista Fausto Caletti e dei docenti dei ITS TAM, gli studenti hanno affrontato tutte le fasi della creazione di un capo in maglieria: dalla definizione della moodboard e dalla scelta dei punti maglia, fino ai test sul prototipo, utilizzando i filati delle
collezioni Primavera/Estate 2026 dei brand Marchi & Fildi e Filidea. I progetti sono stati esposti durante la 96a edizione di Pitti Filati e valutati per i loro meriti didattici, tecnici ed estetici, determinando l’erogazione di contributi allo studio da parte di Marchi&Fildi Group.

Vincitori e Premi
La novità di quest’anno è stata l’attivazione, accanto al Premio del Pubblico, di un Premio della Giuria, selezionato da un panel di esperti del settore che hanno espresso il loro voto presso lo stand di Marchi & Fildi e Filidea a Pitti Filati 96.

Il Premio della Giuria è stato assegnato a Andrea Siciliano e Gabriele Victor per l’opera “Essenza”, realizzata con il filato Cento Max di Marchi&Fildi. Il premio è stato consegnato dalla Signora Patrizia Ferraris, moglie del compianto Massimo Marchi.
Il Premio del Pubblico, attribuito all’opera più votata dai visitatori dell’edizione 96 di Pitti Filati, è stato assegnato a Chiara Fogliame e Lorenzo Anselmino per l’opera “Skyscape”, realizzata con il filato Zoran di Filidea. Il riconoscimento è stato consegnato dalla Direttrice di
ITS TAM Silvia Moglia.
Per ciascuna delle creazioni vincitrici del Premio, Marchi&Fildi Group ha erogato un contributo di 1.000,00 euro, che sarà diviso tra gli autori delle stesse.
Menzione Speciale per l’opera “Interconnessioni” di Jessica Alomia e Viviana Panizza, realizzata con il filato Cento Max di Marchi&Fildi.

Per ITS TAM, la Direttrice Silvia Moglia ha commentato:
“ll progetto con Marchi e Fildi che ora è il Premio Massimo Marchi è nato con il corso di maglieria del Tam quattro anni fa, quando abbiamo aperto i nostri laboratori di Magnonevolo ed è per noi motivo di orgoglio. Dimostra anche come questa iniziativa negli anni abbia dato risultati di grande qualità, creatività e ricerca, grazie a un team di docenti ormai rodato e molto affiatato, che sa
motivare e appassionare i ragazzi nel loro percorso di apprendimento”.

L’evento ha rappresentato un momento di celebrazione per il talento e l’impegno degli studenti, sottolineando l’importanza della formazione e del legame tra impresa e scuola.
Il Premio Massimo Marchi si propone di continuare a sostenere le nuove generazioni di designer e tecnici della maglieria, con l’obiettivo di offrire loro strumenti concreti per affrontare il futuro del settore tessile.

L’intitolazione di MagnoLab alla memoria di Massimo Marchi
In occasione dell’evento conclusivo del Premio, gli imprenditori della rete di imprese MagnoLab hanno annunciato la decisione di intitolare la struttura alla memoria di Massimo Marchi.
L’idea, nata da Ludovico Maggia di Maglificio Maggia, era stata accolta con favore ed entusiasmo da parte del gruppo di aziende partner e già dalle scorse settimane, all’ingresso di MagnoLab campeggia una citazione che Massimo Marchi amava condividere.
“La capacità di ispirare le persone a dare il meglio di sé era un tratto distintivo dello stile di Massimo Marchi – ha commentato Ludovico Maggia – La sua presenza è stata fondamentale per dare il via a questo progetto e lo è stata fino all’ultima occasione in cui abbiamo avuto il privilegio di collaborare. Sono sicuro che lo sviluppo che MagnoLab ha avuto in quest’ultimo anno lo renderebbe orgoglioso”.

Durante l’evento, Marco Bardelle di Tintoria e Finissaggio 2000, ha condiviso un ricordo sentito della grande personalità e competenza di Massimo Marchi:
“Massimo Marchi è stato un Maestro per molti di noi e fu proprio lui, con mio stupore, a coinvolgermi nella sua visione lungimirante di innovazione. Era proiettato nel futuro e pensava al Bene del territorio, oltre che delle sue aziende. Aveva a cuore il tema del passaggio generazionale e lo aveva preparato con cura: con Giovanni la sua eredità imprenditoriale e morale è in ottime mani”.

Collezione Marchi&Fildi

Con la Collezione PE 2026 Marchi & Fildi stupisce ampliando la gamma dei blend e dei titoli, caratterizzati da nuove miste interstagionali e fettucce in cotone e viscosa, e sempre esaltando le fibre sostenibili certificate e nate da processi di economia circolare.

La grande novità di quest’anno che va ad arricchire la gamma dei filati in cotone è la Cento Max, fettuccia in puro cotone 100% GRS, perfetta per creare fantasie di strutture con punti svuotati e intrecci dagli aspetti materici. Cento Max è il primo cotone al mondo totalmente riciclato.
Tra i preziosi filati riciclati ci sono anche Pop Special e Fusion, realizzati grazie alla tecnologia d’avanguardia Ecotec® sviluppata e brevettata dal dipartimento Ricerca e Sviluppo del Gruppo Marchi & Fildi ben 20 anni fa, quando si parlava appena di economia circolare. Ecotec® è un processo produttivo innovativo 100% Made in Italy, certificato e totalmente tracciabile, esempio virtuoso di circolarità che, a partire dagli scarti tessili pre e post consumer, permette di dare una seconda vita alle fibre naturali e artificiali creando nuovi filati, puri o in blend.
Garantisce un risparmio energetico fino al 46,9%, un risparmio di acqua lungo tutto il processo fino al 61,6% e una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 46,6%.

 

Marchi & Fildi è protagonista a Pitti Filati 2025 anche con i suoi classici blend con le fibre cellulosiche Modal e MicroModal, ricavate dalla polpa di legno di faggio, naturalmente biodegradabili alla fine del ciclo di vita del capo, ideali per la maglieria transeasonal dai pesi leggeri.

In questa edizione, accanto al best seller Narnali, mista di cotone e LENZING™ (viscosa sostenibile) Modal dalla mano morbidissima, ora disponibile anche nel titolo Nm 3/50, esordiscono poi due filati pregiati, che soddisfano il gusto contemporaneo per le sovrapposizioni di capi leggeri: Tizzana, blend soffice e carezzevole in LENZING™ MicroModal con il 15% di seta, e Quarrata, mista raffinata in LENZING™ MicroModal e cashmere. Assecondano la tendenza del layering anche le proposte in Lyocell e viscosa, disponibili in una vasta cartella colori con 54 toni fashion.

Oltre al classico Vergaio.A100 in puro LENZING™ Lyocell, troviamo la novità Palatio Max, fettuccia in 100% viscosa Lenzing™ EcoVero™ dalla mano asciutta e grana soft.Completa la collezione la ricca cartella di Victoria: ben 96 colori in stock service in cotone organico compact, certificato GOTS (Global Organic Textile Standard), disponibile nei titoli Nm 2/50 e 3/50.

Collezione Filidea

Anche la Collezione PE 2026 di Filidea, brand della stessa Marchi & Fildi, esprime a pieno gli elementi distintivi del Gruppo: la scelta di fibre naturali e certificate e di blend biodegradabili, la sensibilità fashion abbinata alla performance dei filati e la sostenibilità ambientale del ciclo di produzione. 
La palette scelta per i teli è simbolo di spontaneità attraverso colori naturali dai toni biondi. I puri cotoni certificati GOTS, in versione opaca o mercerizzata, esplorano un ricco ventaglio di cromie moda e neutre.

Jacques, cotone compact dalla mano soffice e carezzevole in 2 titoli fini e finissimi, ha una raffinata naturalezza opaca (disponibile in 72 colori, di cui 36 in stock service); Jacques Crêpe è un cotone fresco effetto crêpe, che incontra il gusto della maglieria di alta gamma e a grande richiesta è proposto ora in stock service, con 36 colori sempre pronti;  Zoran è la fettuccia in cotone mercerizzato perfetta per strutture creative e fantasia con punti svuotati ed effetti estremamente moderni. Walter è il 100% cotone organico certificato GOTS, gasato e mercerizzato, con una cartella di 64 colori interamente in stock service.

A Pitti Immagine 2025 occhi puntati anche ai misti  lino Alber e Rudi, in pregiati titoli sottili e in un’ampia cartella colori, ideali per una maglieria raffinata dai delicati contrasti, aspetti materici e dalla mano naturale

Le atmosfere seriche, in nuovi colori stagionali, sono protagoniste nei filati a base di seta e Bemberg™ Cupro, la fibra ricavata dal linter di cotone non utilizzato e trasformata in pura fibra rigenerata e certificata RCS, per una maglieria lucente, morbida e carezzevole, che in Roy esprime l’essenza della fibra in purezza. 

Spazio poi a Stephen, ricercato blend in Bemberg™ Cupro e seta, e Philippe, esclusivo blend in seta e cotone Supima, dalle fibre extralunghe e sottili.

Walter, Jacques, Jacques Crêpe, Zoran, Alber e Rudi sono ora disponibili on demand con certificazione Regenagri® (programma di agricoltura rigenerativa che sostiene le aziende agricole e le organizzazioni nella transizione verso tecniche che aumentano la materia organica del suolo, preservano la biodiversità e riducono le emissioni di gas serra).

Le collezioni di filati per maglieria AI 2025-2026 esprimono l’identità estetica e i valori dei brand Filidea e Marchi & Fildi, che hanno i loro capisaldi nella ricerca di un’eleganza contemporanea, basata su fibre naturali e biodegradabili, e nelle tecnologie produttive circolari e a basso impatto ambientale.

L’interpretazione stilistica proposta in occasione di Pitti Filati esplora la varietà di rossi presenti nelle collezioni, dai toni incandescenti, pop e amarena fini alle fiamme più morbide e naturale.

La stagione AI 2025-26 rappresenta inoltre il risultato di un evidente lavoro di potenziamento della componente di servizio al cliente: oltre ad ampliare e rinnovare le cartelle colori a stock service con una ricca offerta di colori classici e di tendenza, è stata sensibilmente ampliata la varietà di titoli in pronta consegna, ideali per offrire interessanti suggestioni sulle diverse applicazioni in maglieria.

Telini in stand a Pitti Filati 95

Collezione Marchi & Fildi

Il tema seasonless, con titoli e pesi adatti per una maglieria carryover, è centrale grazie all’ampia presenza di fili sottili e blend versatili, ideali per sovrapposizioni studiate e look contemporanei.

I filati cellulosici, presenze iconiche del brand, si adattano perfettamente alla maglieria interstagionale  di gusto attuale: Narnali, blend in cotone e LENZING™ Modal, e Vergaio, in puro LENZING™ Lyocell A100, con la loro mano morbida e il feeling piacevole, sono valorizzati da 20 nuovi colori a stock service, mentre Accademia è una pura viscosa LENZING™  ECOVERO, che dona ai capi grande comfort e perfetta vestibilità. 

Tra le proposte realizzate con la nostra tecnologia Ecotec® di upcycling di scarti tessili sono presenti alcuni best seller con certificazione GRS: Matisse, mista in viscosa, cotone Ecotec®, lana e poliacrilico e Lambada, cotone Ecotec® e poliacrilico con un effetto microbottonato, ideale per l’omaggio stagionale alle atmosfere Tweed.   

Bocche in stand a Pitti Filati 95

Collezione Filidea

La collezione è permeata dagli elementi distintivi e valoriali del brand: la preferenza per le fibre naturali, certificate e i blend biodegradabili, la sensibilità fashion verso una maglieria raffinata e contemporanea, l’attenzione agli aspetti di performance dei filati, la circolarità e sostenibilità ambientale del ciclo di produzione.

Il mood pregiato della collezione trova espressione nella new entry Charles, blend raffinato che abbina un 20% di cashmere certificato GCS al cotone Supima americano GOTS dalle fibre sottili ed extra lunghe, che lo rendono eccezionale per resistenza al pilling e all’usura.
Dopo il successo nella collezione tessitura, Charles esordisce in maglieria con una cartella colori di 54 toni allineati con il trend stagionale, e si aggiunge all’offerta dei misti cashmere rappresentata da Selene e Cleopatra, entrambi blend di cotone organico certificato GOTS e cashmere.  

Le intramontabili miste invernali in cotone organico e merino extrafine, Woolcot GOTS e Oliver OCS, entrambe con certificazione RWS, sono disponibili con una cartella colori rinnovata.
Grazie alla composizione equilibrata, che abbina le proprietà naturali della lana e del cotone, permettono di creare items transeasonal confortevoli e traspiranti.
Sempre a proposito di Woolcot, Oliver e Cleopatra, una novità importante è rappresentata dall’estensione dei titoli disponibili per le finezze 7 e 5, perfetti per una maglieria soffice e voluminosa. 

Si riconferma, con cartelle rinnovate, anche la gamma di articoli per maglieria a base Cupro, un’intuizione vincente di Filidea, con filati che si distinguono per accostamenti originali dagli aspetti molto femminili e dalle mani scivolose e lucenti: Oleg, blend certificato RCS in Bemberg™ Cupro, e cashmere GCS, dalla particolare lucentezza, e Scott, in Bemberg™ Cupro abbinato a merino extrafine RWS.

Gaia Liesdek è la designer che ha dato vita al brand GALIU, che nasce dalla sua profonda passione e apprezzamento per la maglieria artigianale e tecnica. Ogni nuovo progetto viene sviluppato da un punto di partenza sperimentale e con una visione progressiva per elevare la maglieria, iniziando dalla selezione accurata di filati raffinati.

Abbiamo conosciuto Gaia Liesdek perché, per le sue più recenti creazioni ha scelto due fra i filati più interessanti del nostro catalogo, ossia Stephen e Roy, che rappresentano perfettamente l’essenza pregiata e delicata di Filidea, che si accompagna a un alto valore in termini di sostenibilità e performance.



Le creazioni di Galiu ci hanno colpiti per la loro qualità e per la capacità di esaltare non solo le qualità di chi le indossa, ma anche le caratteristiche dei materiali con cui sono realizzate. Per questo motivo abbiamo voluto scambiare quattro chiacchiere con Gaia, per “catturare” il suo speciale punto di vista su moda, design e abbigliamento, sui valori che ci accomunano e sulle prospettive del settore in direzione di una maggiore sostenibilità.
Buona lettura.



Ciao Gaia, ci racconti cos’è Galiu e quali sono i suoi valori?

Galiu è un marchio di maglieria che si concentra su abbigliamento da sposa e per occasioni speciali, portando un tocco di fresca eleganza moderna. Lo stile complessivo della collezione è minimalista, ma ricco di texture, qualità ed eleganza. La visione del marchio è quella di creare prodotti di valore e duraturi per persone che sapranno riconoscerli e apprezzarli.

I filati che hai scelto per le tue creazioni, Roy e Stephen, sono accomunati dalla presenza fondamentale del Bemberg™ Cupro. Quando e come hai scoperto questa tipologia di prodotto?

Ho conosciuto Filidea circa due anni e mezzo fa, quando lavoravo per Knitwear Lab come sviluppatore di maglieria e project manager.
Ero responsabile della ricerca dei filati, quindi conosco il prodotto praticamente perché lo cercavo attivamente: molti dei nostri clienti richiedevano sempre più opzioni sostenibili e Bemberg™ Cupro era una scelta ovvia in molti casi.

E dopo quell’esperienza, hai adottato la scelta del Cupro anche nelle tue creazioni in Galiu.

Esatto. Con Galiu, l’obiettivo è creare pezzi da tramandare che siano belli nella loro semplicità e facili da indossare. I materiali giocano un ruolo molto importante qui e determinano il tono di ogni stile. 
La seta è sinonimo di eleganza, il che la rende un materiale molto adatto. Poiché la sostenibilità è una parte essenziale dell’identità del marchio Galiu, i materiali sono selezionati con cura per avere il minor impatto ambientale possibile, mantenendo comunque l’estetica dei design e del marchio.

Stephen è stata la scelta perfetta, in quanto possiede la ricchezza, la lucentezza e l’eleganza della seta, ma è rafforzato dalla sua combinazione con il Bemberg™ Cupro, senza compromettere l’estetica. Inoltre, il fatto che sia la seta Shappe che il Cupro siano fatti di scarti o sottoprodotti ha reso evidente la scelta rispetto a qualsiasi altro materiale.

Per Roy, gli elementi sono due: sicuramente il fatto che sia così simile alla seta e al tempo stesso molto facile da maneggiare, anche quando il prodotto è finito. 
Il capo ha questa sensazione setosa e l’aspetto setoso, ma è facile da gestire: una caratteristica che lo rende perfetto per i due capi per cui l’ho usato: vestiti aderenti al corpo, uno lungo e uno corto, che sono molto facili da indossare. 
È tutto incentrato sulla semplicità, ma sofisticata ed elegante e penso che Roy si adattasse molto bene a questo concetto.

In che modo la sostenibilità influenza le tue decisioni di design e produzione, e come garantisci che materiali come la seta e il Bemberg™ Cupro aderiscano a questi principi?

Mi impegno a creare in modo sostenibile selezionando innanzitutto materiali che siano preferibilmente naturali. Dove possibile, evito sempre di mescolare materiali naturali e sintetici. In secondo luogo, cerco di selezionare materiali che abbiano il minor impatto sull’ambiente pur essendo di qualità, durevoli e esteticamente gradevoli.

Quando ho avviato Galiu, scegliere la maglieria piana come principale tecnica per i miei prodotti è stata una scelta fondamentale per produrre in modo più sostenibile: creare pezzi completamente sagomati, riducendo al minimo gli scarti di produzione. Anche la scelta dei filati giusti fa parte di questo. 
Filati che si contengono una percentuale significativa di fibre come il Bemberg™ Cupro aderiscono alla visione, poiché il suo impatto ambientale è relativamente basso. La seta in generale è nota per essere meno amica degli animali, tuttavia scegliere bene la fonte/fornitore giusto e optare per la seta Shappe aiuta a rimanere all’interno dei miei obiettivi di sostenibilità.

In alcuni casi, purtroppo, non posso seguire tutte le mie idee/desideri di design, poiché non si adattano ancora alla mia visione della sostenibilità. Ad esempio, mi piacerebbe creare alcuni capi lavorati a maglia con paillettes, ma poiché queste sono per lo più fatte di materie prime sintetiche, decido di non usarle per ora. Spero che in futuro ci saranno opzioni più sostenibili.

Look Galiu


Quale processo segui nella selezione di fornitori di materiali come Filidea e in che modo collaborare con loro contribuisce al successo dei tuoi capi?

Scelgo consapevolmente i tipi di materiali e mi informo sul processo di produzione di determinati filati: sono sempre attratta da fornitori che sono innovativi nelle loro pratiche sostenibili, sia nelle materie prime sia nel processo di produzione. 
Inoltre, apprezzo molto una buona cooperazione con un fornitore. Per un piccolo marchio è spesso difficile raggiungere determinati minimi, ma è fantastico quando i fornitori sono disposti a trovare una soluzione reciproca o sono proattivi e disposti a offrire alternative potenziali. Conoscendo Filidea, sono consapevole della qualità e dell’innovazione dei filati in catalogo e in più ho riscontrato sempre una comunicazione trasparente e onesta.

Pensi che questa ricerca, così minuziosa e appassionata, di filati e materiali che combinino qualità e prestazioni con un forte valore in termini di sostenibilità, sia compresa dal consumatore finale?

Questa è ancora una parte difficile perché penso che sia compresa ancora molto poco e questo rende anche il mio business più difficile. 

Come dicevo, però, questo non mi spaventa: ho fatto una scelta chiara a riguardo e la applico anche nelle mie scelte di consumatore: sono molto attenta a cosa compro e perché lo compro.

E fondamentalmente è così che realizzo i miei prodotti e penso che molte persone che vedono la mia collezione non siano ancora consapevoli, ma al tempo stesso penso che sia anche nostra responsabilità educare le persone. E spero di fare di più anche con il mio marchio sul mio account Instagram e sul mio sito web, ho in programma creare una pagina extra per parlare dei materiali perché vedo che le persone hanno davvero bisogno di essere educate su questo.

La maggior parte delle persone magari non riconoscono immediatamente gli sforzi che fai per mantenerlo sostenibile, ma credo che un brand come Galiu debba fare scelte molto specifiche e questo significa che non puoi fare alcune cose perché semplicemente non si adattano ai valori o alla tua visione. Queste scelte difficili sono quelle che ci distinguono e danno valore a quel che facciamo.


Il Bemberg™ Cupro merita sicuramente di essere spiegato e reso comprensibile al grande pubblico, perché rappresenta davvero una fibra dalle potenzialità molto interessanti.

Penso che sia un materiale straordinario che non molte persone conoscono, anche se, quando incontri qualcuno che lo conosce e realizza che il vestito è 100% Cupro, ne resta piacevolmente colpito.
Mi piacerebbe indossarlo in tessuti intrecciati. Lo indosso da molto tempo e ne sono davvero un fan, ma viene utilizzato poco. Penso anche nei negozi e questo mi sorprende, anche per una questione di prezzo, che è ovviamente molto vantaggioso: se lo confronti con la seta, c’è una grande differenza, eppure ottieni una sensazione simile di lusso e qualità e questo lo rende un’alternativa perfetta. 
I clienti che lo provano, poi ci chiedono altri prodotti realizzati con filati in Cupro.

Quali sono le tendenze future che prevedi di esplorare nel mondo della moda sostenibile e come pianifichi di incorporare materiali innovativi nei tuoi progetti futuri

  • Più nuovi materiali cellulosici a basso impatto (emissioni di carbonio minime e consumo d’acqua minimo)
    Mi aspetto che materie prime come alghe, foglie di banana, canna da zucchero, ecc. come filati artificiali siano più commercializzate e adatte alla maglieria.
  • Più materiali cellulosici rigenerati e riciclaggio post-consumo
    
Spero e mi aspetto che in futuro ci saranno più opzioni di materiali cellulosici riciclati e, si spera, la possibilità di riciclare tessuti cellulosici al 100% sarà disponibile nel prossimo futuro, creando tessuti circolari, anche per marchi più piccoli.
  • Utilizzare ciò che è disponibile (creare con rimanenze di magazzino)
    Sta già accadendo, ma prevedo che crescerà, per i marchi che inizieranno a utilizzare materiali avanzati da precedenti produzioni. Questo è qualcosa su cui vorrei puntare anch’io, sfidandomi a creare pezzi bellissimi con ciò che i fornitori hanno lasciato. In questo caso, il filato sarebbe l’ispirazione del design.

Con Galiu non voglio attenermi al solito modo di fare le cose. L’obiettivo è innovare e sorprendere il pubblico con ciò che è possibile nel campo della maglieria e degli abiti da sposa. Utilizzare filati innovativi e forse inaspettati farà parte di questo.

Sono state erogate le borse di studio del contest di Marchi & Fildi e Filidea che ha coinvolto gli studenti dell’ITS TAM in una brillante sfida creativa

È giunta al termine la terza edizione del progetto formativo Micro/Macro, che ha coinvolto gli studenti e le studentesse del secondo anno del corso di Tecnico Superiore di Progettazione e Sviluppo di Prodotti di Maglieria dell’ITS TAM di Biella. 

La consegna prevedeva la progettazione e la realizzazione di un capo in maglieria, il crop top, utilizzando i filati delle collezioni per la Primavera/Estate 2025 dei nostri brand Marchi & Fildi e Filidea.

I progetti sono stati sottoposti a una attenta valutazione basata su elementi didattici, tecnici ed estetici, a seguito della quale abbiamo assegnato due borse di studio. Leonardo Benna, con l’opera “Re Sole”, realizzata con il filato Street di Marchi & Fildi, e Alice Silvestri con “Babol”, creata con il filato Zoran di Filidea, hanno ricevuto il riconoscimento per il risultato complessivo raggiunto con i loro modelli.

Con la supervisione di Fausto Caletti, lo stilista che sviluppa le collezioni di filati Marchi & Fildi e Filidea, e dei docenti dell’ITS TAM, gli studenti hanno brillantemente concluso il progetto didattico, misurandosi non solo con l’ideazione ma con la totalità dei passaggi di esecuzione, a partire dalla moodboard e dalla scelta dei punti maglia fino ai test sul prototipo. Tutta la collezione è stata esposta nel nostro stand durante la 94esima edizione di Pitti Filati.

Giovanni Marchi, CEO del Gruppo Marchi & Fildi, commenta:Le creazioni di quest’anno ci hanno immediatamente colpiti per la loro originalità, riconosciuta anche durante la fiera. Gli studenti hanno dimostrato notevole creatività e consapevolezza nell’uso dei filati, guadagnandosi l’attenzione e l’apprezzamento di molti esperti del settore. Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione e orgogliosi di supportare il percorso di questi giovani talenti.


Dedichiamo queste borse di studio alla memoria di mio padre, Massimo, che per primo comprese l’importanza di coltivare il legame tra la nostra azienda e l’eccellenza rappresentata da ITS TAM nel mondo della formazione. Continuare a investire nei professionisti di domani è per noi un modo per onorare la sua fiducia nelle potenzialità delle nuove generazioni, attraverso un progetto a cui teneva molto”.

Silvia Moglia, direttore dell’ITS TAM, aggiunge: “La collaborazione con Marchi e Fildi e Filidea è preziosa. I ragazzi si sono impegnati seriamente e hanno dimostrato la loro competenza e la loro creatività. E’ stato importante anche l’affiancamento di Fausto Caletti nel nostro laboratorio di Magnonevolo, lo stilista che passo dopo passo ha consigliato gli studenti nella realizzazione dei capi. Queste sono esperienze che preparano i nostri allievi concretamente per affrontare il mondo del lavoro già durante il loro percorso formativo”.

Complimenti a tutti gli studenti protagonisti del progetto: Leonardo Benna, Giulia Bottaro, Eleonora Croce, Alessia Filippone, Raluca Mandiuc, Beatrice Pino, Alice Silvestri, Giulia Toninelli, Martina Tosi, Lorenzo Tosone, Carlotta Ubertini.

Il progetto Micro/Macro è stato coordinato per ITS TAM dalla prof.ssa Giovanna Calogero, con la collaborazione dello staff tecnico: Maria Bonelli, Lucia Milani, Alex Monaca, Selene Fenu, Giacomina Sensale.

L’innovativo progetto combina obiettivi di protezione sostenibile dei ghiacciai e circolarità per il settore tessile

“It takes a village to protect a glacier” è la frase che sintetizza l’impegno di Glacier Project per contrastare lo scioglimento dei ghiacciai e promuovere la circolarità dei materiali tessili attraverso tecnologie e processi innovativi.

Glacier Project è promosso da Lenzing, fornitore leader di cellulosa rigenerata per l’industria tessile, con cui Marchi & Fildi collabora da anni.
Il progetto nasce per tutelare i ghiacciai dallo scioglimento causato dal riscaldamento globale: le estati sempre più calde anche ad alta quota sono la causa del progressivo ritiro delle nevi perenni, con risultati sempre più evidenti e allarmanti. Per rallentare il processo, la ricerca ha sperimentato l’applicazione di tessuti geotessili come rivestimento del ghiacciaio. Nonostante i risultati incoraggianti, ci si è resi conto che i materiali tessili utilizzati a tale scopo, realizzati con fibre basate su fossili, rilasciano microplastiche, che si diffondono tramite i corsi d’acqua e possono entrare nella catena alimentare attraverso piccoli organismi e animali.

Lenzing ha creduto nel progetto e ha messo la sua capacità di innovare al servizio della tutela dei ghiacciai. Ha realizzato tessuti geotessili con fibre cellulosiche LENZING™, che hanno origine vegetale e sono pertanto privi di microplastiche, nonché biodegradabili al termine del loro ciclo di vita e possono essere interamente riciclati. Il nuovo materiale è stato testato sul campo per la prima volta coprendo una piccola area sul ghiacciaio dello Stubai. I risultati scientifici incoraggianti hanno esteso il progetto pilota ad altri ghiacciai austriaci nell’estate 2023.

Il ciclo di vita dei tessuti geotessili a fibre cellulosiche è di due anni. Lenzing ha risolto il problema del loro smaltimento immaginando un riutilizzo in ambito fashion, capace di creare una catena di valore. Per rendere possibile il riciclo del tessuti ha coinvolto una rete di partner in grado di apportare la tecnologia innovativa e le competenze necessarie.

È nata così la “Glacier Jacket”, una giacca interamente realizzata con filati derivanti dal riciclo dei tessuti geotessili. La sua realizzazione ha coinvolto, oltre al Gruppo Marchi & Fildi, il produttore di tessuto denim Candiani Denim, e Blue of a Kind, uno studio di moda all’avanguardia.

Il ruolo di Marchi & Fildi è stato quello di trovare la metodologia adatta per riciclare il tessuto-non-tessuto geotessile, trasformarlo in fibre e poi in filati con gli standard qualitativi adeguati a realizzare la Glacier Jacket.
È stata una sfida tecnica importante, in quanto per la prima volta al mondo abbiamo dato una seconda vita a un tessuto geotessile in fibre cellulosiche. Grazie al nostro know-how nel riciclaggio meccanico degli scarti tessili di varia natura, che è anche alla base della tecnologia ECOTEC®, abbiamo ottenuto il risultato atteso.

Alberto Grosso, il nostro Business Development Manager che ha coordinato il contributo al progetto, commenta: “Siamo entusiasti di essere stati coinvolti da Lenzing Group in questa iniziativa, che si caratterizza per l’impulso ecologico che l’ha ispirata, l’eccellente esempio di economia circolare che rappresenta e l’apporto di competenze, tecnologie e innovazioni di altissimo livello da parte di aziende partner di rilievo. In Marchi & Fildi siamo abituati a trasformare le richieste e i problemi dei clienti in nuove opportunità, e anche questa volta abbiamo raggiunto l’obiettivo di dare una seconda vita ai tessuti geotessili”.

Il progetto è stato presentato lo scorso 21 marzo presso il Palazzo delle Nazioni di Ginevra, sede delle Nazioni Unite, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata internazionale delle foreste, con una presentazione intitolata “Glacial Threads: From Forests to Future Textiles”. Per l’occasione, è andata in scena una rappresentazione artistica ideata da uno dei più influenti artisti contemporanei, il maestro Michelangelo Pistoletto.

Per la nostra azienda, che recentemente è stata colpita dalla tragica scomparsa del nostro presidente, Massimo Marchi, far conoscere questo progetto è un’occasione preziosa per ripartire dai nostri valori, onorare la sua memoria e affermare la visione imprenditoriale che ci muove a realizzare filati con un valore aggiunto in termini di valore, circolarità e creatività.

La ridefinizione dell’identità dei brand Marchi & Fildi e Filidea e il posizionamento nel segmento dei filati di fascia medio alta culmina in una collezione caratterizzata da prodotti iconici e best seller, che punta su un livello di servizio sempre più elevato grazie all’ampliamento delle cromie e degli articoli disponibili a stock service.

Filidea fashion yarns: timeless elegance and soft surfaces for natural and biodegradable fibers

Permangono gli elementi distintivi del brand: la scelta di fibre naturali e certificate e blend biodegradabili, la sensibilità fashion abbinata alla performance dei filati e la sostenibilità ambientale del ciclo di produzione.
Le cromie della preview, estive e golose, propongono rosa intensi e arancioni vitaminici.

I puri cotoni certificati GOTS, in versione opaca o mercerizzata, esplorano un ventaglio di cromie moda e neutre, che includono toni e sottotoni della stessa famiglia. Jacques, cotone compact dalla mano soffice e carezzevole in 2 titoli fini e finissimi, ha una raffinata naturalezza opaca ed è disponibile in 72 colori, di cui 36 a stock service.
Nella collezione esordisce Jacques Crêpe, un cotone fresco effetto crêpe, che incontra il gusto della maglieria di alta gamma.

I misti lino Alber e Rudi, in pregiati titoli fini o finissimi e in una cartella colori più estesa, sono ideali per una maglieria raffinata dai delicati contrasti, aspetti materici e dalla mano naturale.

Le atmosfere seriche, in nuovi colori stagionali, sono protagoniste nei filati a base di seta e Bemberg™ Cupro, la fibra cellulosica rigenerata e certificata RCS per una maglieria lucente, morbida e carezzevole, che in Roy esprime l’essenza della fibra in purezza. Stephen è il ricercato blend in Bemberg™ Cupro e seta e Philippe è un esclusivo blend in seta e cotone Supima, dalle fibre extralunghe e sottili.

Marchi & Fildi fashion yarns

La scelta preferenziale di filati sostenibili, certificati e nati da processi di economia circolare è il filo conduttore della collezione. I colori di preview interpretano questa sensibilità con una gamma di verdi dai rimandi naturali e golosi, come il verde matcha.

La tecnologia ECOTEC®, che utilizza scarti pre e post consumer per dare vita a fili di qualità superiore, caratterizza Fusion, un blend in cotone ECOTEC® e fibre poliacriliche.

Rilevante la presenza delle fibre cellulosiche e delle viscose, naturalmente biodegradabili alla fine del ciclo di vita del capo, per filati morbidi e carezzevoli, transeasonal dai pesi leggeri, ben interpretata da Narnali, in cotone e LENZING™ Modal, e Vergaio, 100% LENZING™ Lyocell A100. Acapulco offre una texture delicatamente irregolare e piacevole sulla pelle, che deriva dalle proprietà naturali del lino accostato alla viscosa LENZING™ ECOVERO™ e al poliacrilico.

Gli aspetti materici si affermano in Lima, un blend in lino, cotone ECOTEC® e fibre poliacriliche, dalla superficie rustica stemperata dalla finezza del filato. Pop è un titolo importante in cotone ECOTEC® e poliestere riciclato GRS, adatto per maglie vaporose dalla raffinata grana irregolare.

Fa il suo esordio in chiave estiva Street, mista in LENZING™ Lyocell Refibra™, poliacrilico e cotone riciclato ECOTEC®, proveniente da denim e certificato GRS. Oltre ai grintosi aspetti delavé, è declinato in un’ampia gamma di uniti in colori moda estivi. Disponibile in 2 titoli, è un filo rotondo, voluminoso, che crea un particolare effetto fatto a mano, per una maglieria materica, lieve e dalla mano leggera.

Il nostro stand a Pitti Filati 94

Lo stand a Pitti Filati ha ospitato i capi realizzati durante il progetto Micro/Macro, che ha coinvolto gli studenti del secondo anno del corso per Tecnico Superiore di Confezione e Maglieria dell’ITS TAM di Biella, a cui è stata affidata l’interpretazione di due filati iconici delle nuove collezioni.

Micro/Macro ha lanciato una sfida creativa stimolante: la creazione di un capo in maglia micro come il crop top, simbolo dell’estetica anni 90 e della sua attuale rivisitazione, con i due filati più materici e “macro” della collezione, Street e Zoran. Gli 8 capi scaturiti dal progetto esaltano i colori vitaminici della preview di collezione, in una sequenza tonica e ottimista.

Il progetto, che arriva alla terza edizione con contenuti rinnovati, permette agli studenti di misurarsi con tutte le fasi esecutive e gli elementi stilistici che portano alla realizzazione di un capo d’abbigliamento, grazie alla supervisione di Fausto Caletti, lo stilista che collabora con Marchi & Fildi e Filidea per lo sviluppo delle collezioni, e dei docenti dell’ITS TAM.

Capi Micro/Macro realizzati dagli studenti dell'ITS TAM di Biella per Pitti Filati 94

Il controllo qualità è una funzione fondamentale in vari step del nostro lavoro e garantisce il livello qualitativo dei nostri filati. Ne parliamo con Alessandro Rostellato, responsabile qualità del nostro Gruppo.

Buongiorno Alessandro, puoi spiegarci brevemente di cosa ti occupi? In quali momenti della produzione dei filati interviene il tuo lavoro?

Sono responsabile della qualità per tutti i filati prodotti dal Gruppo Marchi & Fildi. Di fatto mi occupo di garantire che tutti i prodotti che vengono offerti rispondano agli standard qualitativi che ci siamo fissati e che vogliamo garantire al mercato.
In particolare nella prima fase della produzione, è fondamentale il lavoro di tutto il team del laboratorio qualità: nella fase di preparazione delle fibre, nello specifico in carderia è infatti fondamentale verificare che la qualità sia idonea ai nostri capitolati e alle schede tecniche degli articoli.

Nelle fasi successive Intervengo per verificare l’andamento della produzione in linea, sempre sotto il profilo qualitativo. La verifica del prodotto finito, infine, viene effettuata attraverso analisi strumentali e visive; a tal proposito ci tengo a sottolineare quanto la componente visiva, unita a quella tattile, rappresentino ancora un elemento fondamentale del nostro settore, soprattutto per gli articoli destinati al mondo fashion.

Che tipo di percorso formativo e lavorativo ti ha portato a ricoprire questo ruolo? Come ti aggiorni?

Mi sono diplomato Perito tessile nel 2003 all’Itis di Biella.
Ho iniziato da subito a lavorare in una filatura del territorio biellese e nel 2016 sono entrato a far parte del Gruppo Marchi & Fildi. Mi sono appassionato fortemente alla produzione di filati; grazie all’esperienza sul campo ho approfondito le mie conoscenze relative al processo di produzione delle varie tipologie di filato sia in relazione ai differenti end-use, ad esempio i filati per tessitura e maglieria, destinati al mondo del fashion ed anche agli articoli destinati al settore tecnico, che ho iniziato a seguire nell’ultimo anno.
Infine, mi capita spesso anche di visitare i nostri clienti finali e questo elemento mi ha consentito di acquisire ulteriori competenze e conoscenze, permettendomi di comprendere meglio le criticità qualitative.

Lavorare in un Gruppo come il nostro che utilizza fibre diverse per filati con diversi utilizzi cosa ti ha insegnato? Quali sfide comporta?

Parto dall’assunto che ogni giorno ho la possibilità di imparare qualcosa di nuovo, ovviamente passando anche dagli errori! All’inizio del mio percorso lavorativo mi occupavo principalmente di fibre classiche, quali ad esempio cotone e lino. Quando sono entrato a far parte di questo Gruppo, poi, ho potuto conoscere i principi collegati al riciclo, aumentando quindi le mie competenze e la mia esperienza. In seguito mi sono poi affacciato al mondo delle fibre performanti di Filidea Technical Yarns e alle fibre più ricercate, offerte dal brand Filidea.

Inoltre il mio ruolo mi permette di lavorare a stretto contatto con la realtà turca del nostro Gruppo, ovviamente in particolare con il dipartimento qualità e con la produzione: essere parte di un team internazionale e in generale operare in un contesto multiculturale permette di aprire la propria mente e avere una visione decisamente aperta anche sul metodo di lavoro. L’esperienza del team turco, inoltre, in particolare sui filati tecnici è significativa quindi mi permette di aumentare costantemente le mie competenze.

Grazie all’esperienza interna alla R&D, sono diventato maggiormente proattivo e con una vision più lungimirante in relazione agli sviluppi ad hoc, customizzati sui singoli clienti.
In generale il mio è un lavoro molto sfidante, ciò rappresenta per me la parte più importante e appassionante a livello di motivazioni.

Come vedi il futuro della filiera tessile rispetto delle esigenze a livello di qualità dei vostri clienti?

La qualità dei prodotti è sempre più orientata alle esigenze specifiche dei clienti, con tutte le criticità e le specificità che questo comporta. Ci poniamo degli standard interni sempre più elevati, per posizionarci al meglio nei confronti dei competitor dei paesi extra UE, in particolare relativamente ai prodotti riciclati, e in generale nella nostra offerta filati anche per le altre gamme. L’obiettivo è cercare di elevare sempre gli standard qualitativi, con investimenti importanti anche in termini economici e di impegno del personale.

Il tema del riciclo ad oggi è sempre più centrale nelle strategie future dei brand, che si interfacciano spesso con noi per sviluppare progetti legati all’economia circolare.
Infine, in generale, le richieste che provengono dalla filiera ci impongono di mantenere e garantire standard molto elevati, assicurandoli grazie alla formazione e all’impegno di tutto il Gruppo nei confronti di questo focus.

Il Report fa parte del percorso di consolidamento delle performance di sostenibilità, tema che è da sempre alla base delle priorità del Gruppo.

Il Gruppo Marchi & Fildi presenta il primo Report di Sostenibilità relativo all’anno di esercizio 2022. Il documento rientra nel percorso di consolidamento delle performance interne di sostenibilità, tema che da sempre guida i valori e le scelte aziendali in termini di innovazione di prodotto e processo, tecnologia degli impianti, rapporti con il territorio e le persone.

Il Report 2022 ha l’obiettivo di descrivere il profilo aziendale, il modello di gestione, le iniziative realizzate e i principali risultati raggiunti nel corso dell’anno in ambito ESG – Environmental, Social e Governance. È stato redatto rendicontando una selezione dei “GRI Sustainability Reporting Standards” (GRI-referenced claim) pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI), sulla base dei temi rilevanti per il Gruppo e per gli stakeholder e che costituiscono, inoltre, gli elementi su cui focalizzare le azioni e strategie in ambito ESG.

I dati e le informazioni riportati prendono in considerazione le performance relative alle società Marchi & Fildi S.p.A. e Filidea S.r.l. nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022. Inoltre, al fine di inquadrare i dati in un contesto evolutivo, è stato effettuato il confronto con i dati relativi al 2021.

Tra i numerosi dati e spunti di analisi forniti dal Report, emergono alcune performance rilevanti relative alle prestazioni ambientali.

Per quanto riguarda Marchi & Fildi, l’anno 2022 ha evidenziato, rispetto all’anno 2021:

  • riduzione consumi acqua unitari del 57% e diminuzione degli scarichi acqua unitari del 19%
  • riduzione consumi elettrici unitari del 13%
  • riduzione emissioni complessive di CO2 (Scope I + Scope II) del 22%

Nello stesso periodo, per Filidea si rileva:

  • riduzione consumi acqua unitari del 26%, scarichi acqua unitari del 22%.
  • riduzione consumi gas naturale unitari del 7%
  • riduzione consumi elettrici unitari del 14%
  • riduzione emissioni complessive di CO2 (Scope I + Scope II) del 7%.

Questi dati offrono un riscontro quantitativo al costante impegno nell’ottimizzazione delle risorse e nell’utilizzo di tecnologie di produzione dei filati a basso impatto energetico, che il Gruppo adotta da anni.

Massimo Marchi, Presidente di Marchi & Fildi, spiega così la scelta di investire in questa forma di reporting: “La decisione di effettuare il Report di Sostenibilità per noi rappresenta uno degli elementi che ci guidano verso il costante miglioramento delle performance aziendali sotto il profilo ESG. Si tratta di una delle tappe verso la formalizzazione di un piano strategico per la gestione della sostenibilità, un percorso che il Gruppo ha intrapreso da anni e sul quale crediamo a 360°”.

Consulta il nostro Bilancio di sostenibilità per saperne di più.

In un’azienda B2B come la nostra il back office commerciale è un servizio fondamentale per fornire un servizio attento ai clienti e supportarli nell’acquisto dei filati adatti alle loro esigenze in tempi utili.

Scopriamo di più su questo servizio con Roberta Greggio, responsabile del back office commerciale.

Buongiorno Roberta, puoi riassumerci di cosa si occupa il responsabile del back office commerciale del Gruppo M&F?

Il Gruppo ha deciso di creare il nuovo ruolo di Responsabile del back office commerciale, che fino allo scorso anno non era previsto. Stiamo lavorando per definirlo e dargli un’identità.
Vogliamo costruire un vero team, affiatato e preparato, pronto a rispondere alle esigenze dei clienti con professionalità e puntualità. Per questo motivo il nostro dipartimento commerciale non si occupa solamente della parte di raccolta ordini, ma si sta affermando come punto di riferimento per i clienti, oltre che come supporto dei sales manager e degli agenti che operano direttamente sul territorio.

Tra gli obiettivi abbiamo quello di creare una sorta di manuale per condividere il lavoro e le procedure interne e definire un modello di sviluppo della funzione, costantemente a supporto del team del back office.
Oltre ad essere di supporto al team per la risoluzione di problematiche, che permettono quindi una formazione continua, mi occupo sia della comunicazione interna, mettendo in connessione la produzione e il commerciale, e di quella esterna verso la rete vendita, per questioni più operative.
Il contatto e la costruzione dei rapporti con nuovi clienti e il consolidamento con quelli già attivi restano i punti saldi della mia passione per questo lavoro.

Qual è la tua esperienza formativa e professionale? Per svolgere questo lavoro quanto è importante conoscere i filati a livello tecnico?

Da sempre lavoro nel settore tessile e nello specifico nella produzione di filati. Nel 2006 ho iniziato il mio percorso all’interno del Gruppo alla ex Filatura Marchi, proprio nell’anno precedente alla fusione che poi ha determinato la nascita della Marchi & Fildi Spa.
Nell’arco della mia carriera lavorativa e nelle esperienze precedenti ho avuto l’opportunità di svolgere vari ruoli all’interno dello stesso settore. Mi sono occupata di acquisti di materie prime, disposizioni di produzione, fino all’allestimento di un laboratorio di controllo qualità. Grazie a queste esperienze, al diploma in chimica industriale e all’interesse che da subito ho maturato nei confronti della produzione di filati, oggi rivesto questo nuovo ruolo.

Vorrei mettere in evidenza un elemento importante: la fortuna che ho avuto, durante il mio percorso, ad incontrare molte persone con ruoli diversi che mi hanno permesso di accrescere il bagaglio di conoscenze, in particolare sotto il profilo tecnico. Tutto l’insieme di esperienze e di conoscenze oggi rappresenta l’elemento fondamentale del mio lavoro, in quanto mi permette, ad esempio, di trovare delle soluzioni veloci a varie dinamiche commerciali e a una parte di problemi qualitativi.

Ti occupi di formare le nuove risorse. Quali sono le competenze e le attitudini personali necessarie in questo lavoro?

Il nostro Gruppo esporta ormai in tutto il mondo, quindi il requisito fondamentale è la conoscenza delle lingue straniere. In più, per affrontare il lavoro all’interno del dipartimento commerciale è sempre più necessario essere predisposti al rapporto con i clienti, saper ascoltare le esigenze del nostro interlocutore, interpretarlo e fornirgli, nella maggior parte dei casi, la soluzione migliore per le sue esigenze.
La formazione, di cui mi occupo personalmente con tutte le risorse che lavorano nel back office, rappresenta quindi l’elemento più importante per affrontare questo lavoro. Personalmente cerco sempre di stimolare la curiosità e l’interesse per il ruolo e per gli elementi tecnici che stanno alla base dei nostri prodotti in tutte le persone che fanno parte del mio team, in modo da dare a tutti la possibilità di accrescere le proprie conoscenze e le proprie competenze ogni giorno.
Un altro elemento fondamentale è la creazione di un ambiente piacevole ed accogliente, in cui le persone si sentano libere di esprimere al meglio le proprie skills. Il lavoro in team e soprattutto in questo contesto permette alle persone di conoscersi meglio, mettersi in gioco e a confronto e dare il meglio di sé.

Team back office commerciale in Marchi & Fildi

Cos’è secondo te un buon servizio di customer care? Quanto è importante avere un team coeso?

Il team coeso è fondamentale per creare un ambiente piacevole e garantire la creazione di un rapporto di fiducia e di supporto reciproco.
Per noi il customer care rappresenta l’immagine dell’azienda, quindi deve essere professionale, rassicurante, accogliente. Il servizio clienti è parte fondante del lavoro di back office, che in qualche modo deve sposare la causa dell’azienda e l’immagine della stessa.
Il nostro Gruppo non è focalizzato solamente sul prodotto, ovvero sui filati: l’obiettivo è sempre di più quello di trasmettere un sistema di valori e di servizi connessi, quali la rapidità di spedizione, la precisione, la qualità. Le risposte che arrivano dal customer care devono garantire tutti questi elementi.
Solamente la conoscenza della realtà in cui si lavora, i prodotti offerti e un’adeguata formazione tecnica possono garantire un livello elevato di servizio al cliente, che rappresenta sempre di più un elemento intangibile alla base delle scelte di acquisto.

Le occasioni per incontrare dal vivo i clienti, come le fiere, sono importanti? Come migliorano il vostro lavoro?

Il rapporto con i clienti è la parte più importante del mio lavoro. Creare il contatto diretto in varie occasioni permette di costruire un rapporto di fiducia duraturo e le fiere sono solo uno degli appuntamenti in cui c’è la possibilità di far conoscere l’azienda e le persone che lavorano nel back office.
Per i clienti è importante conoscere chi risponde e li segue direttamente, dando un volto a chi sentono telefonicamente o via mail: è un grande aiuto per cementare la fiducia e la relazione, creando un rapporto lavorativo duraturo.

Negli anni ho lavorato molto per costruire la mia figura professionale con i clienti che ho seguito. Percepire la loro piena fiducia nei miei confronti è un traguardo che perseguo ogni giorno. Questa, insieme alla fiducia e alla coesione del mio team, sono elementi in cui investo con molta convinzione, per realizzare ogni giorno i valori in cui credo.