Fondata da Benedetto Dabbicco, Apulianize nasce per valorizzare la filiera tessile pugliese, unendo creatività, identità territoriale e comunità produttiva locale. Il progetto, partito come e-commerce, non si limita a proporre abbigliamento, ma promuove un modello di filiera corta e trasparente, in cui etica, autenticità e sostenibilità diventano parte integrante di ogni capo.

Abbiamo incontrato Benedetto per parlare della sua visione, delle collaborazioni con Marchi&Fildi e Filidea, e del valore che i filati certificati portano nel progetto.


I vostri clienti comprendono e apprezzano questa scelta non solo di qualità, ma anche etica?

Sì, soprattutto i clienti fidelizzati. Non si limitano a condividere la filosofia, ma restano colpiti dall’idea di poter dialogare con qualcuno che conosce tutta la filiera. Questo per noi è il vero valore aggiunto: raccontare dove è stato fatto il maglione, chi ha prodotto il filo, come è stato tinto e con quali certificazioni. Non vogliamo custodire gelosamente questi passaggi, ma promuoverli. È una scelta che rafforza il senso di fiducia e responsabilità reciproca tra chi produce e chi indossa i nostri capi.


Quali sono i prodotti che vendete di più? E quali i filati più richiesti?

Sull’invernale proponiamo molta lana, spesso miscelata con poliammide, soprattutto nella maglieria maschile. Ma con Marchi&Fildi stiamo sviluppando una linea quattro stagioni che chiamiamo “Vivaldi”, realizzata con filati come Tizzana e Victoria. L’idea è offrire capi versatili e durevoli, che mantengano il legame con la qualità delle materie prime e con un approccio più consapevole al consumo.

Anche la scelta di Tizzana è piuttosto interessante: quali aspetti vi hanno ispirati a utilizzarlo?

La sua natura transeasonal è un grande punto di forza, unita a un mix di morbidezza e lucentezza. Il blend di seta e micromodal è davvero speciale: regala effetti unici ai capi e, al tempo stesso, sensazioni piacevoli a chi li indossa. È un filato che rispecchia bene la nostra idea di autenticità: unire estetica e comfort con una selezione responsabile delle fibre.


Victoria, invece, è un filato in cotone organico compact certificato GOTS. Quanto viene percepito dai clienti il valore di questa certificazione?

Il cliente finale coglie subito che si tratta di un filato di livello superiore. Il marchio GOTS rappresenta una garanzia importante. È vero che non tutti conoscono le quotazioni delle fibre o il peso tecnico di certe certificazioni, e possono rimanere spiazzati. Per questo considero parte del mio ruolo educare le persone, accompagnarle a comprendere meglio il significato di queste scelte. In fondo, proporre un capo certificato significa dare al cliente la certezza di un prodotto autentico e rispettoso dell’ambiente.

La vostra base clienti è legata soprattutto al territorio?

Promuoviamo la filiera corta: la produzione è locale e il nostro primo mercato è quello pugliese. Però, attraverso l’e-commerce, riceviamo anche ordini dall’estero. Per la logistica collaboriamo con “La Caravella Scout”, un progetto sociale che ci garantisce al tempo stesso efficienza e valore aggiunto. È un modo per legare il nostro lavoro a una rete che valorizza il territorio e le persone che vi operano.


Quindi la qualità dei vostri prodotti non si esaurisce nelle caratteristiche materiali, ma è parte di un progetto più ampio.

Esatto. Non ci fermiamo al prodotto. Stiamo preparando, ad esempio, un’iniziativa che accompagnerà l’apertura del nostro negozio: uno slogan che suona più o meno così – “Se dopo il tuo acquisto non ti vedo per cinque anni, sono felice”. Perché significherebbe che quel capo sta durando nel tempo. Se dovesse servire, mettiamo i clienti in contatto con chi può occuparsi delle riparazioni. È un modo per allungare la vita dei capi e dare più valore alle materie prime scelte, nel rispetto dell’ambiente e delle persone coinvolte nella filiera.

Magnonevolo (BI), 28 febbraio 2025 – Si è tenuta oggi, presso MagnoLab, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Massimo Marchi, che raccoglie il testimone di un’iniziativa nata quattro anni fa da Marchi & Fildi Group insieme a ITS TAM Biella per
celebrare l’eccellenza, la creatività e la preparazione tecnica delle nuove generazioni di professionisti del settore tessile.

La premiazione si è aperta con un intervento di Giovanni Marchi, Amministratore del Gruppo Marchi&Fildi, che ha dato il benvenuto ai presenti e dato il via all’evento con un ricordo il padre Massimo Marchi, scomparso nel marzo 2024.
Nel commentare il valore di questa iniziativa, Giovanni Marchi ha dichiarato:

Abbiamo voluto dedicare questo Premio alla memoria di mio padre, Massimo, perché lui comprese per primo l’importanza di coltivare il legame tra la nostra azienda e l’eccellenza rappresentata da ITS TAM nel mondo della formazione.
Con il Premio Massimo Marchi vogliamo continuare a investire nei professionisti di domani: la fiducia nelle potenzialità delle nuove generazioni era uno dei suoi valori e siamo orgogliosi di portare avanti questa responsabilità attraverso un progetto che, di anno in anno, sta rivelando uno straordinario patrimonio di creatività.

A seguire, il saluto istituzionale del Vicepresidente di Regione Piemonte Elena Chiorino, che ha dichiarato:

“Un incontro tra competenze, dove le idee viaggiano veloci e la collaborazione diventa protagonista: questo è il cuore dell’iniziativa di oggi a Magnolab, che celebra, nel giorno della sua nascita, l’eredità di Massimo Marchi: la sinergia tra Marchi & Fildi e ITS Tam rende omaggio a un imprenditore biellese che ha lasciato un segno indelebile sul territorio. Questo progetto impatta positivamente sull’impresa e getta le basi per progettualità future, con l’obiettivo di continuare a innovare e promuovere l’imprenditorialità.
La formazione, che è il motore della crescita, rappresenta un pilastro fondamentale nel nostro impegno.
I giovani sono l’energia che alimenta l’innovazione: così la collaborazione tra impresa, ITS Tam e diverse realtà imprenditoriali genera valore per il territorio. Un grazie speciale a Giovanni Marchi, che ha raccolto il testimone e porta avanti questa visione
con coraggio. Il futuro passa dai giovani talentuosi che credono nei loro sogni e nelle loro passioni: il nostro dovere è creare le condizioni affinché possano scegliere il loro futuro con consapevolezza”.

A seguire anche Pierfrancesco Corcione, Presidente di Fondazione ITS TAM, ha ricordato l’importanza della collaborazione tra il mondo della formazione e le imprese e in seguito Anna Pisani, Assessore del Comune di Biella, ha rivolto un saluto agli studenti.

Il Premio Massimo Marchi
Il Premio Massimo Marchi ha coinvolto gli studenti del secondo anno del corso di Tecnico Superiore di Progettazione e Sviluppo di Prodotti di Maglieria dell’ITS TAM di Biella.
Sotto la supervisione dello stilista Fausto Caletti e dei docenti dei ITS TAM, gli studenti hanno affrontato tutte le fasi della creazione di un capo in maglieria: dalla definizione della moodboard e dalla scelta dei punti maglia, fino ai test sul prototipo, utilizzando i filati delle
collezioni Primavera/Estate 2026 dei brand Marchi & Fildi e Filidea. I progetti sono stati esposti durante la 96a edizione di Pitti Filati e valutati per i loro meriti didattici, tecnici ed estetici, determinando l’erogazione di contributi allo studio da parte di Marchi&Fildi Group.

Vincitori e Premi
La novità di quest’anno è stata l’attivazione, accanto al Premio del Pubblico, di un Premio della Giuria, selezionato da un panel di esperti del settore che hanno espresso il loro voto presso lo stand di Marchi & Fildi e Filidea a Pitti Filati 96.

Il Premio della Giuria è stato assegnato a Andrea Siciliano e Gabriele Victor per l’opera “Essenza”, realizzata con il filato Cento Max di Marchi&Fildi. Il premio è stato consegnato dalla Signora Patrizia Ferraris, moglie del compianto Massimo Marchi.
Il Premio del Pubblico, attribuito all’opera più votata dai visitatori dell’edizione 96 di Pitti Filati, è stato assegnato a Chiara Fogliame e Lorenzo Anselmino per l’opera “Skyscape”, realizzata con il filato Zoran di Filidea. Il riconoscimento è stato consegnato dalla Direttrice di
ITS TAM Silvia Moglia.
Per ciascuna delle creazioni vincitrici del Premio, Marchi&Fildi Group ha erogato un contributo di 1.000,00 euro, che sarà diviso tra gli autori delle stesse.
Menzione Speciale per l’opera “Interconnessioni” di Jessica Alomia e Viviana Panizza, realizzata con il filato Cento Max di Marchi&Fildi.

Per ITS TAM, la Direttrice Silvia Moglia ha commentato:
“ll progetto con Marchi e Fildi che ora è il Premio Massimo Marchi è nato con il corso di maglieria del Tam quattro anni fa, quando abbiamo aperto i nostri laboratori di Magnonevolo ed è per noi motivo di orgoglio. Dimostra anche come questa iniziativa negli anni abbia dato risultati di grande qualità, creatività e ricerca, grazie a un team di docenti ormai rodato e molto affiatato, che sa
motivare e appassionare i ragazzi nel loro percorso di apprendimento”.

L’evento ha rappresentato un momento di celebrazione per il talento e l’impegno degli studenti, sottolineando l’importanza della formazione e del legame tra impresa e scuola.
Il Premio Massimo Marchi si propone di continuare a sostenere le nuove generazioni di designer e tecnici della maglieria, con l’obiettivo di offrire loro strumenti concreti per affrontare il futuro del settore tessile.

L’intitolazione di MagnoLab alla memoria di Massimo Marchi
In occasione dell’evento conclusivo del Premio, gli imprenditori della rete di imprese MagnoLab hanno annunciato la decisione di intitolare la struttura alla memoria di Massimo Marchi.
L’idea, nata da Ludovico Maggia di Maglificio Maggia, era stata accolta con favore ed entusiasmo da parte del gruppo di aziende partner e già dalle scorse settimane, all’ingresso di MagnoLab campeggia una citazione che Massimo Marchi amava condividere.
“La capacità di ispirare le persone a dare il meglio di sé era un tratto distintivo dello stile di Massimo Marchi – ha commentato Ludovico Maggia – La sua presenza è stata fondamentale per dare il via a questo progetto e lo è stata fino all’ultima occasione in cui abbiamo avuto il privilegio di collaborare. Sono sicuro che lo sviluppo che MagnoLab ha avuto in quest’ultimo anno lo renderebbe orgoglioso”.

Durante l’evento, Marco Bardelle di Tintoria e Finissaggio 2000, ha condiviso un ricordo sentito della grande personalità e competenza di Massimo Marchi:
“Massimo Marchi è stato un Maestro per molti di noi e fu proprio lui, con mio stupore, a coinvolgermi nella sua visione lungimirante di innovazione. Era proiettato nel futuro e pensava al Bene del territorio, oltre che delle sue aziende. Aveva a cuore il tema del passaggio generazionale e lo aveva preparato con cura: con Giovanni la sua eredità imprenditoriale e morale è in ottime mani”.

Collezione Marchi&Fildi

Con la Collezione PE 2026 Marchi & Fildi stupisce ampliando la gamma dei blend e dei titoli, caratterizzati da nuove miste interstagionali e fettucce in cotone e viscosa, e sempre esaltando le fibre sostenibili certificate e nate da processi di economia circolare.

La grande novità di quest’anno che va ad arricchire la gamma dei filati in cotone è la Cento Max, fettuccia in puro cotone 100% GRS, perfetta per creare fantasie di strutture con punti svuotati e intrecci dagli aspetti materici. Cento Max è il primo cotone al mondo totalmente riciclato.
Tra i preziosi filati riciclati ci sono anche Pop Special e Fusion, realizzati grazie alla tecnologia d’avanguardia Ecotec® sviluppata e brevettata dal dipartimento Ricerca e Sviluppo del Gruppo Marchi & Fildi ben 20 anni fa, quando si parlava appena di economia circolare. Ecotec® è un processo produttivo innovativo 100% Made in Italy, certificato e totalmente tracciabile, esempio virtuoso di circolarità che, a partire dagli scarti tessili pre e post consumer, permette di dare una seconda vita alle fibre naturali e artificiali creando nuovi filati, puri o in blend.
Garantisce un risparmio energetico fino al 46,9%, un risparmio di acqua lungo tutto il processo fino al 61,6% e una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 46,6%.

 

Marchi & Fildi è protagonista a Pitti Filati 2025 anche con i suoi classici blend con le fibre cellulosiche Modal e MicroModal, ricavate dalla polpa di legno di faggio, naturalmente biodegradabili alla fine del ciclo di vita del capo, ideali per la maglieria transeasonal dai pesi leggeri.

In questa edizione, accanto al best seller Narnali, mista di cotone e LENZING™ (viscosa sostenibile) Modal dalla mano morbidissima, ora disponibile anche nel titolo Nm 3/50, esordiscono poi due filati pregiati, che soddisfano il gusto contemporaneo per le sovrapposizioni di capi leggeri: Tizzana, blend soffice e carezzevole in LENZING™ MicroModal con il 15% di seta, e Quarrata, mista raffinata in LENZING™ MicroModal e cashmere. Assecondano la tendenza del layering anche le proposte in Lyocell e viscosa, disponibili in una vasta cartella colori con 54 toni fashion.

Oltre al classico Vergaio.A100 in puro LENZING™ Lyocell, troviamo la novità Palatio Max, fettuccia in 100% viscosa Lenzing™ EcoVero™ dalla mano asciutta e grana soft.Completa la collezione la ricca cartella di Victoria: ben 96 colori in stock service in cotone organico compact, certificato GOTS (Global Organic Textile Standard), disponibile nei titoli Nm 2/50 e 3/50.

Collezione Filidea

Anche la Collezione PE 2026 di Filidea, brand della stessa Marchi & Fildi, esprime a pieno gli elementi distintivi del Gruppo: la scelta di fibre naturali e certificate e di blend biodegradabili, la sensibilità fashion abbinata alla performance dei filati e la sostenibilità ambientale del ciclo di produzione. 
La palette scelta per i teli è simbolo di spontaneità attraverso colori naturali dai toni biondi. I puri cotoni certificati GOTS, in versione opaca o mercerizzata, esplorano un ricco ventaglio di cromie moda e neutre.

Jacques, cotone compact dalla mano soffice e carezzevole in 2 titoli fini e finissimi, ha una raffinata naturalezza opaca (disponibile in 72 colori, di cui 36 in stock service); Jacques Crêpe è un cotone fresco effetto crêpe, che incontra il gusto della maglieria di alta gamma e a grande richiesta è proposto ora in stock service, con 36 colori sempre pronti;  Zoran è la fettuccia in cotone mercerizzato perfetta per strutture creative e fantasia con punti svuotati ed effetti estremamente moderni. Walter è il 100% cotone organico certificato GOTS, gasato e mercerizzato, con una cartella di 64 colori interamente in stock service.

A Pitti Immagine 2025 occhi puntati anche ai misti  lino Alber e Rudi, in pregiati titoli sottili e in un’ampia cartella colori, ideali per una maglieria raffinata dai delicati contrasti, aspetti materici e dalla mano naturale

Le atmosfere seriche, in nuovi colori stagionali, sono protagoniste nei filati a base di seta e Bemberg™ Cupro, la fibra ricavata dal linter di cotone non utilizzato e trasformata in pura fibra rigenerata e certificata RCS, per una maglieria lucente, morbida e carezzevole, che in Roy esprime l’essenza della fibra in purezza. 

Spazio poi a Stephen, ricercato blend in Bemberg™ Cupro e seta, e Philippe, esclusivo blend in seta e cotone Supima, dalle fibre extralunghe e sottili.

Walter, Jacques, Jacques Crêpe, Zoran, Alber e Rudi sono ora disponibili on demand con certificazione Regenagri® (programma di agricoltura rigenerativa che sostiene le aziende agricole e le organizzazioni nella transizione verso tecniche che aumentano la materia organica del suolo, preservano la biodiversità e riducono le emissioni di gas serra).

Le collezioni di filati per maglieria AI 2025-2026 esprimono l’identità estetica e i valori dei brand Filidea e Marchi & Fildi, che hanno i loro capisaldi nella ricerca di un’eleganza contemporanea, basata su fibre naturali e biodegradabili, e nelle tecnologie produttive circolari e a basso impatto ambientale.

L’interpretazione stilistica proposta in occasione di Pitti Filati esplora la varietà di rossi presenti nelle collezioni, dai toni incandescenti, pop e amarena fini alle fiamme più morbide e naturale.

La stagione AI 2025-26 rappresenta inoltre il risultato di un evidente lavoro di potenziamento della componente di servizio al cliente: oltre ad ampliare e rinnovare le cartelle colori a stock service con una ricca offerta di colori classici e di tendenza, è stata sensibilmente ampliata la varietà di titoli in pronta consegna, ideali per offrire interessanti suggestioni sulle diverse applicazioni in maglieria.

Telini in stand a Pitti Filati 95

Collezione Marchi & Fildi

Il tema seasonless, con titoli e pesi adatti per una maglieria carryover, è centrale grazie all’ampia presenza di fili sottili e blend versatili, ideali per sovrapposizioni studiate e look contemporanei.

I filati cellulosici, presenze iconiche del brand, si adattano perfettamente alla maglieria interstagionale  di gusto attuale: Narnali, blend in cotone e LENZING™ Modal, e Vergaio, in puro LENZING™ Lyocell A100, con la loro mano morbida e il feeling piacevole, sono valorizzati da 20 nuovi colori a stock service, mentre Accademia è una pura viscosa LENZING™  ECOVERO, che dona ai capi grande comfort e perfetta vestibilità. 

Tra le proposte realizzate con la nostra tecnologia Ecotec® di upcycling di scarti tessili sono presenti alcuni best seller con certificazione GRS: Matisse, mista in viscosa, cotone Ecotec®, lana e poliacrilico e Lambada, cotone Ecotec® e poliacrilico con un effetto microbottonato, ideale per l’omaggio stagionale alle atmosfere Tweed.   

Bocche in stand a Pitti Filati 95

Collezione Filidea

La collezione è permeata dagli elementi distintivi e valoriali del brand: la preferenza per le fibre naturali, certificate e i blend biodegradabili, la sensibilità fashion verso una maglieria raffinata e contemporanea, l’attenzione agli aspetti di performance dei filati, la circolarità e sostenibilità ambientale del ciclo di produzione.

Il mood pregiato della collezione trova espressione nella new entry Charles, blend raffinato che abbina un 20% di cashmere certificato GCS al cotone Supima americano GOTS dalle fibre sottili ed extra lunghe, che lo rendono eccezionale per resistenza al pilling e all’usura.
Dopo il successo nella collezione tessitura, Charles esordisce in maglieria con una cartella colori di 54 toni allineati con il trend stagionale, e si aggiunge all’offerta dei misti cashmere rappresentata da Selene e Cleopatra, entrambi blend di cotone organico certificato GOTS e cashmere.  

Le intramontabili miste invernali in cotone organico e merino extrafine, Woolcot GOTS e Oliver OCS, entrambe con certificazione RWS, sono disponibili con una cartella colori rinnovata.
Grazie alla composizione equilibrata, che abbina le proprietà naturali della lana e del cotone, permettono di creare items transeasonal confortevoli e traspiranti.
Sempre a proposito di Woolcot, Oliver e Cleopatra, una novità importante è rappresentata dall’estensione dei titoli disponibili per le finezze 7 e 5, perfetti per una maglieria soffice e voluminosa. 

Si riconferma, con cartelle rinnovate, anche la gamma di articoli per maglieria a base Cupro, un’intuizione vincente di Filidea, con filati che si distinguono per accostamenti originali dagli aspetti molto femminili e dalle mani scivolose e lucenti: Oleg, blend certificato RCS in Bemberg™ Cupro, e cashmere GCS, dalla particolare lucentezza, e Scott, in Bemberg™ Cupro abbinato a merino extrafine RWS.

Il controllo qualità è una funzione fondamentale in vari step del nostro lavoro e garantisce il livello qualitativo dei nostri filati. Ne parliamo con Alessandro Rostellato, responsabile qualità del nostro Gruppo.

Buongiorno Alessandro, puoi spiegarci brevemente di cosa ti occupi? In quali momenti della produzione dei filati interviene il tuo lavoro?

Sono responsabile della qualità per tutti i filati prodotti dal Gruppo Marchi & Fildi. Di fatto mi occupo di garantire che tutti i prodotti che vengono offerti rispondano agli standard qualitativi che ci siamo fissati e che vogliamo garantire al mercato.
In particolare nella prima fase della produzione, è fondamentale il lavoro di tutto il team del laboratorio qualità: nella fase di preparazione delle fibre, nello specifico in carderia è infatti fondamentale verificare che la qualità sia idonea ai nostri capitolati e alle schede tecniche degli articoli.

Nelle fasi successive Intervengo per verificare l’andamento della produzione in linea, sempre sotto il profilo qualitativo. La verifica del prodotto finito, infine, viene effettuata attraverso analisi strumentali e visive; a tal proposito ci tengo a sottolineare quanto la componente visiva, unita a quella tattile, rappresentino ancora un elemento fondamentale del nostro settore, soprattutto per gli articoli destinati al mondo fashion.

Che tipo di percorso formativo e lavorativo ti ha portato a ricoprire questo ruolo? Come ti aggiorni?

Mi sono diplomato Perito tessile nel 2003 all’Itis di Biella.
Ho iniziato da subito a lavorare in una filatura del territorio biellese e nel 2016 sono entrato a far parte del Gruppo Marchi & Fildi. Mi sono appassionato fortemente alla produzione di filati; grazie all’esperienza sul campo ho approfondito le mie conoscenze relative al processo di produzione delle varie tipologie di filato sia in relazione ai differenti end-use, ad esempio i filati per tessitura e maglieria, destinati al mondo del fashion ed anche agli articoli destinati al settore tecnico, che ho iniziato a seguire nell’ultimo anno.
Infine, mi capita spesso anche di visitare i nostri clienti finali e questo elemento mi ha consentito di acquisire ulteriori competenze e conoscenze, permettendomi di comprendere meglio le criticità qualitative.

Lavorare in un Gruppo come il nostro che utilizza fibre diverse per filati con diversi utilizzi cosa ti ha insegnato? Quali sfide comporta?

Parto dall’assunto che ogni giorno ho la possibilità di imparare qualcosa di nuovo, ovviamente passando anche dagli errori! All’inizio del mio percorso lavorativo mi occupavo principalmente di fibre classiche, quali ad esempio cotone e lino. Quando sono entrato a far parte di questo Gruppo, poi, ho potuto conoscere i principi collegati al riciclo, aumentando quindi le mie competenze e la mia esperienza. In seguito mi sono poi affacciato al mondo delle fibre performanti di Filidea Technical Yarns e alle fibre più ricercate, offerte dal brand Filidea.

Inoltre il mio ruolo mi permette di lavorare a stretto contatto con la realtà turca del nostro Gruppo, ovviamente in particolare con il dipartimento qualità e con la produzione: essere parte di un team internazionale e in generale operare in un contesto multiculturale permette di aprire la propria mente e avere una visione decisamente aperta anche sul metodo di lavoro. L’esperienza del team turco, inoltre, in particolare sui filati tecnici è significativa quindi mi permette di aumentare costantemente le mie competenze.

Grazie all’esperienza interna alla R&D, sono diventato maggiormente proattivo e con una vision più lungimirante in relazione agli sviluppi ad hoc, customizzati sui singoli clienti.
In generale il mio è un lavoro molto sfidante, ciò rappresenta per me la parte più importante e appassionante a livello di motivazioni.

Come vedi il futuro della filiera tessile rispetto delle esigenze a livello di qualità dei vostri clienti?

La qualità dei prodotti è sempre più orientata alle esigenze specifiche dei clienti, con tutte le criticità e le specificità che questo comporta. Ci poniamo degli standard interni sempre più elevati, per posizionarci al meglio nei confronti dei competitor dei paesi extra UE, in particolare relativamente ai prodotti riciclati, e in generale nella nostra offerta filati anche per le altre gamme. L’obiettivo è cercare di elevare sempre gli standard qualitativi, con investimenti importanti anche in termini economici e di impegno del personale.

Il tema del riciclo ad oggi è sempre più centrale nelle strategie future dei brand, che si interfacciano spesso con noi per sviluppare progetti legati all’economia circolare.
Infine, in generale, le richieste che provengono dalla filiera ci impongono di mantenere e garantire standard molto elevati, assicurandoli grazie alla formazione e all’impegno di tutto il Gruppo nei confronti di questo focus.

Il Report fa parte del percorso di consolidamento delle performance di sostenibilità, tema che è da sempre alla base delle priorità del Gruppo.

Il Gruppo Marchi & Fildi presenta il primo Report di Sostenibilità relativo all’anno di esercizio 2022. Il documento rientra nel percorso di consolidamento delle performance interne di sostenibilità, tema che da sempre guida i valori e le scelte aziendali in termini di innovazione di prodotto e processo, tecnologia degli impianti, rapporti con il territorio e le persone.

Il Report 2022 ha l’obiettivo di descrivere il profilo aziendale, il modello di gestione, le iniziative realizzate e i principali risultati raggiunti nel corso dell’anno in ambito ESG – Environmental, Social e Governance. È stato redatto rendicontando una selezione dei “GRI Sustainability Reporting Standards” (GRI-referenced claim) pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI), sulla base dei temi rilevanti per il Gruppo e per gli stakeholder e che costituiscono, inoltre, gli elementi su cui focalizzare le azioni e strategie in ambito ESG.

I dati e le informazioni riportati prendono in considerazione le performance relative alle società Marchi & Fildi S.p.A. e Filidea S.r.l. nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022. Inoltre, al fine di inquadrare i dati in un contesto evolutivo, è stato effettuato il confronto con i dati relativi al 2021.

Tra i numerosi dati e spunti di analisi forniti dal Report, emergono alcune performance rilevanti relative alle prestazioni ambientali.

Per quanto riguarda Marchi & Fildi, l’anno 2022 ha evidenziato, rispetto all’anno 2021:

  • riduzione consumi acqua unitari del 57% e diminuzione degli scarichi acqua unitari del 19%
  • riduzione consumi elettrici unitari del 13%
  • riduzione emissioni complessive di CO2 (Scope I + Scope II) del 22%

Nello stesso periodo, per Filidea si rileva:

  • riduzione consumi acqua unitari del 26%, scarichi acqua unitari del 22%.
  • riduzione consumi gas naturale unitari del 7%
  • riduzione consumi elettrici unitari del 14%
  • riduzione emissioni complessive di CO2 (Scope I + Scope II) del 7%.

Questi dati offrono un riscontro quantitativo al costante impegno nell’ottimizzazione delle risorse e nell’utilizzo di tecnologie di produzione dei filati a basso impatto energetico, che il Gruppo adotta da anni.

Massimo Marchi, Presidente di Marchi & Fildi, spiega così la scelta di investire in questa forma di reporting: “La decisione di effettuare il Report di Sostenibilità per noi rappresenta uno degli elementi che ci guidano verso il costante miglioramento delle performance aziendali sotto il profilo ESG. Si tratta di una delle tappe verso la formalizzazione di un piano strategico per la gestione della sostenibilità, un percorso che il Gruppo ha intrapreso da anni e sul quale crediamo a 360°”.

Consulta il nostro Bilancio di sostenibilità per saperne di più.

In un’azienda B2B come la nostra il back office commerciale è un servizio fondamentale per fornire un servizio attento ai clienti e supportarli nell’acquisto dei filati adatti alle loro esigenze in tempi utili.

Scopriamo di più su questo servizio con Roberta Greggio, responsabile del back office commerciale.

Buongiorno Roberta, puoi riassumerci di cosa si occupa il responsabile del back office commerciale del Gruppo M&F?

Il Gruppo ha deciso di creare il nuovo ruolo di Responsabile del back office commerciale, che fino allo scorso anno non era previsto. Stiamo lavorando per definirlo e dargli un’identità.
Vogliamo costruire un vero team, affiatato e preparato, pronto a rispondere alle esigenze dei clienti con professionalità e puntualità. Per questo motivo il nostro dipartimento commerciale non si occupa solamente della parte di raccolta ordini, ma si sta affermando come punto di riferimento per i clienti, oltre che come supporto dei sales manager e degli agenti che operano direttamente sul territorio.

Tra gli obiettivi abbiamo quello di creare una sorta di manuale per condividere il lavoro e le procedure interne e definire un modello di sviluppo della funzione, costantemente a supporto del team del back office.
Oltre ad essere di supporto al team per la risoluzione di problematiche, che permettono quindi una formazione continua, mi occupo sia della comunicazione interna, mettendo in connessione la produzione e il commerciale, e di quella esterna verso la rete vendita, per questioni più operative.
Il contatto e la costruzione dei rapporti con nuovi clienti e il consolidamento con quelli già attivi restano i punti saldi della mia passione per questo lavoro.

Qual è la tua esperienza formativa e professionale? Per svolgere questo lavoro quanto è importante conoscere i filati a livello tecnico?

Da sempre lavoro nel settore tessile e nello specifico nella produzione di filati. Nel 2006 ho iniziato il mio percorso all’interno del Gruppo alla ex Filatura Marchi, proprio nell’anno precedente alla fusione che poi ha determinato la nascita della Marchi & Fildi Spa.
Nell’arco della mia carriera lavorativa e nelle esperienze precedenti ho avuto l’opportunità di svolgere vari ruoli all’interno dello stesso settore. Mi sono occupata di acquisti di materie prime, disposizioni di produzione, fino all’allestimento di un laboratorio di controllo qualità. Grazie a queste esperienze, al diploma in chimica industriale e all’interesse che da subito ho maturato nei confronti della produzione di filati, oggi rivesto questo nuovo ruolo.

Vorrei mettere in evidenza un elemento importante: la fortuna che ho avuto, durante il mio percorso, ad incontrare molte persone con ruoli diversi che mi hanno permesso di accrescere il bagaglio di conoscenze, in particolare sotto il profilo tecnico. Tutto l’insieme di esperienze e di conoscenze oggi rappresenta l’elemento fondamentale del mio lavoro, in quanto mi permette, ad esempio, di trovare delle soluzioni veloci a varie dinamiche commerciali e a una parte di problemi qualitativi.

Ti occupi di formare le nuove risorse. Quali sono le competenze e le attitudini personali necessarie in questo lavoro?

Il nostro Gruppo esporta ormai in tutto il mondo, quindi il requisito fondamentale è la conoscenza delle lingue straniere. In più, per affrontare il lavoro all’interno del dipartimento commerciale è sempre più necessario essere predisposti al rapporto con i clienti, saper ascoltare le esigenze del nostro interlocutore, interpretarlo e fornirgli, nella maggior parte dei casi, la soluzione migliore per le sue esigenze.
La formazione, di cui mi occupo personalmente con tutte le risorse che lavorano nel back office, rappresenta quindi l’elemento più importante per affrontare questo lavoro. Personalmente cerco sempre di stimolare la curiosità e l’interesse per il ruolo e per gli elementi tecnici che stanno alla base dei nostri prodotti in tutte le persone che fanno parte del mio team, in modo da dare a tutti la possibilità di accrescere le proprie conoscenze e le proprie competenze ogni giorno.
Un altro elemento fondamentale è la creazione di un ambiente piacevole ed accogliente, in cui le persone si sentano libere di esprimere al meglio le proprie skills. Il lavoro in team e soprattutto in questo contesto permette alle persone di conoscersi meglio, mettersi in gioco e a confronto e dare il meglio di sé.

Team back office commerciale in Marchi & Fildi

Cos’è secondo te un buon servizio di customer care? Quanto è importante avere un team coeso?

Il team coeso è fondamentale per creare un ambiente piacevole e garantire la creazione di un rapporto di fiducia e di supporto reciproco.
Per noi il customer care rappresenta l’immagine dell’azienda, quindi deve essere professionale, rassicurante, accogliente. Il servizio clienti è parte fondante del lavoro di back office, che in qualche modo deve sposare la causa dell’azienda e l’immagine della stessa.
Il nostro Gruppo non è focalizzato solamente sul prodotto, ovvero sui filati: l’obiettivo è sempre di più quello di trasmettere un sistema di valori e di servizi connessi, quali la rapidità di spedizione, la precisione, la qualità. Le risposte che arrivano dal customer care devono garantire tutti questi elementi.
Solamente la conoscenza della realtà in cui si lavora, i prodotti offerti e un’adeguata formazione tecnica possono garantire un livello elevato di servizio al cliente, che rappresenta sempre di più un elemento intangibile alla base delle scelte di acquisto.

Le occasioni per incontrare dal vivo i clienti, come le fiere, sono importanti? Come migliorano il vostro lavoro?

Il rapporto con i clienti è la parte più importante del mio lavoro. Creare il contatto diretto in varie occasioni permette di costruire un rapporto di fiducia duraturo e le fiere sono solo uno degli appuntamenti in cui c’è la possibilità di far conoscere l’azienda e le persone che lavorano nel back office.
Per i clienti è importante conoscere chi risponde e li segue direttamente, dando un volto a chi sentono telefonicamente o via mail: è un grande aiuto per cementare la fiducia e la relazione, creando un rapporto lavorativo duraturo.

Negli anni ho lavorato molto per costruire la mia figura professionale con i clienti che ho seguito. Percepire la loro piena fiducia nei miei confronti è un traguardo che perseguo ogni giorno. Questa, insieme alla fiducia e alla coesione del mio team, sono elementi in cui investo con molta convinzione, per realizzare ogni giorno i valori in cui credo.

Il momento in cui un’azienda che ha una posizione vacante entra in contatto con una giovane risorsa che ha, o potrebbe maturare, le competenze per occuparla è molto delicato e dev’essere gestito con un percorso adeguato di avvicinamento al ruolo.

Intervistiamo Michela Parlamento, back office commerciale presso i nostri uffici di Biella, per scoprire attraverso la sua esperienza come si è svolta la fase di ingresso nel nostro Gruppo.

Buongiorno Michela. Qual è stato il tuo percorso formativo prima di arrivare in Marchi & Fildi? Quali lingue hai studiato?

Dopo il diploma al Liceo Linguistico G. & Q Sella di Biella nel 2018, in cui avevo studiato inglese, francese e spagnolo, mi sono iscritta all’Università della Valle D’Aosta. Questa scelta è nata dalla possibilità di frequentare il secondo anno in Francia a Chambery per ottenere la laurea binazionale italo-francese in Lingua e comunicazione per l’impresa e il turismo. Durante il terzo anno ho frequentato un semestre ad Aosta e un semestre a Barcellona, parallelamente al tirocinio curricolare, e mi sono laureata nel 2021, dopo un periodo di lockdown a Barcellona.

Ho iniziato a lavorare a maggio 2021 come guida turistica al Museo del Territorio di Biella. È stata una bella esperienza legata sia alle mostre temporanee sia a quelle permanenti, in un periodo di grande fermento grazie alla mostra virtuale dedicata a Van Gogh e Monet, che ha garantito un grande afflusso di visitatori. Mi ha permesso di entrare in contatto con un pubblico numeroso e internazionale, parlando soprattutto inglese e spagnolo. Il mio contratto era limitato ai mesi estivi e a partire da settembre ho iniziato a mandare CV, soprattutto focalizzando le mie ricerche sul territorio biellese.

Il tuo ingresso in azienda è avvenuto con un tirocinio formativo. Questa modalità ti è stata utile per capire se il lavoro di back office in una filatura era adatto a te? Cosa hai imparato e perché hai deciso di rimanere in azienda dopo la fine del tirocinio?

Ho iniziato il mio tirocinio a fine gennaio 2022. Il reparto commerciale era impegnato in una fiera e io ho affrontato da subito in autonomia i primi compiti.

Ritengo che il tirocinio sia importantissimo, sicuramente per la valutazione da parte dell’azienda, che deve capire se la risorsa è adatta al ruolo, ma soprattutto per il candidato. Permette infatti di affrontare il primo step del mondo del lavoro iniziando ad approcciare una realtà dal punto di vista metodologico, di approfondire un settore e una parte di una funzione aziendale. Grazie a questo primo contratto ho apprezzato il lavoro di back office nell’ufficio commerciale. Ho iniziato a lavorare soprattutto sui mercati esteri, che mi hanno permesso di mettere in pratica le mie conoscenze linguistiche, principalmente l’inglese e il francese, cosa che avviene tutt’oggi.

Un elemento importante che ho imparato è la gestione dello stress, causato principalmente dai ritmi frenetici richiesti dal settore fashion. Inoltre il contatto costante con clienti ed agenti mi ha aiutata a superare la mia timidezza, sia sul lavoro che nella vita di tutti i giorni. La gestione internazionale del settore commerciale e la mia voglia di approfondire le conoscenze in ambito tessile, merito anche della professione svolta da mio papà e dai suoi racconti, mi hanno spinta a scegliere di rimanere in azienda.

In cosa consiste il tuo lavoro? Quali sono gli aspetti che ti appassionano di più? E le sfide più impegnative?

Il mio ruolo è quello di gestire al meglio le richieste dei clienti, cercando di mediare tra le loro esigenze e quelle dell’azienda. Alla base di tutto vi è la predisposizione al lavoro di customer care, che deve garantire sicurezza all’interlocutore, parlando a nome dell’azienda stessa.

Per me è importantissimo sfruttare le mie conoscenze linguistiche. In più, avere a che fare con clienti da tutto il mondo mi permette di acquisire delle competenze proprie dei singoli Paesi e delle aree geografiche, elemento che mi porto dietro dai miei studi sul turismo. Lavorare in questa azienda mi ha fatto capire l’importanza e la bellezza di lavorare in team, uno degli elementi che apprezzo di più. Ho partecipato a Pitti Filati a gennaio e a giugno 2023, un’esperienza molto positiva che mi ha messa di fronte a due novità stimolanti: presentare le collezioni di filati e relazionarmi di persona con i clienti, invece che al telefono o via mail come avviene di solito.
Naturalmente il mio lavoro ha anche dei lati più difficoltosi e sfidanti, in particolare la gestione di eventuali malcontenti da parte dei clienti e il mio impegno per trovare una soluzione ai loro problemi.

Il lavoro in un ufficio commerciale risponde alle tue aspettative? Come ti piacerebbe crescere in azienda?

Il lavoro che svolgo attualmente mi piace molto e risponde alle mie aspettative. Sono interessata a continuare a crescere e a migliorare ciò che faccio. Vorrei prendere sempre di più coscienza delle mie capacità e di ciò che devo migliorare, dal momento che una delle qualità che mi caratterizzano è il desiderio di imparare sempre cose nuove, acquisire nuove competenze e diventare sempre più autonoma

Negli ultimi anni il nostro Gruppo ha investito molto nell’ingresso di nuovo personale under 30, puntando sulla formazione e sui percorsi di crescita interna. Mirko Marconi, una giovane e promettente risorsa che lavora nella logistica interna, ci racconta la sua esperienza.

Buongiorno Mirko, qual è stato il tuo percorso di studio e lavorativo?

Mi sono diplomato all’Istituto alberghiero Cavaglià (Biella) nel 2012. La mia scelta era ricaduta su questo percorso perché mi avrebbe garantito uno sbocco lavorativo immediato dopo il diploma e avrei potuto iniziare a lavorare durante gli studi. Da allora ho sempre lavorato nella ristorazione, in Italia e all’estero, sia in sala sia come barman a Londra e a Barcellona. Poco prima della pandemia da Covid-19 ho deciso di tornare in Italia, dove ho fatto un’esperienza in cucina in un locale.

Le tue prime esperienze sono state nel mondo del food. Perché hai deciso di cambiare settore e di lavorare nella logistica? È stato difficile entrare in un nuovo settore in cui non avevi esperienze precedenti?

Nel 2021 ho sentito l’esigenza di cambiare perché i ritmi della ristorazione non rispondevano più alle mie esigenze di vita. Avevo bisogno di trovare un diverso equilibrio tra la sfera lavorativa e quella privata e ho deciso da affacciarmi ad un settore produttivo industriale.
Ho mandato il mio curriculum a Marchi & Fildi perché un conoscente mi ha detto che era in corso una ricerca di personale; inoltre il settore logistico mi ha sempre interessato. Non ho avuto difficoltà a fare questo cambiamento, in proporzione è stato più destabilizzante il totale cambio di orari e di organizzazione della normale routine. A livello lavorativo è tutto diverso ma allo stesso tempo molto stimolante e formativo, e questi elementi fanno crescere ogni giorno la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta.

Quali sono gli aspetti più stimolanti e le sfide del tuo attuale lavoro? Dove ti piacerebbe arrivare nel tuo percorso di crescita?

Gli aspetti stimolanti sono davvero molti: apprezzo il costante aggiornamento e la formazione che mi garantisce il Gruppo, oltre ai costanti nuovi input che ricevo. È un lavoro che mi permette di allargare le competenze ad ampio spettro, dagli aspetti doganali fino alla fatturazione e alla tassazione. Tra gli ambiti che mi appassionano di più c’è l’informatizzazione dei processi aziendali, in particolare dal punto di vista logistico.
In futuro mi piacerebbe continuare ad acquisire nuove competenze per gestire gli aspetti logistici del Gruppo con una padronanza e una responsabilità sempre più completa.

Quali sono secondo te i fattori caratteriali più importanti per lavorare in magazzino? Quanto conta il team in questo ambito?

Sono una persona aperta, mi piace interagire con gli altri e trovo stimolante interfacciarmi con varie figure, sia in azienda (back office, dispositori) sia con i trasportatori esterni per organizzare le spedizioni. Dal mio lavoro precedente nella ristorazione ho sicuramente imparato l’abitudine a lavorare in team, una caratteristica che ritengo fondamentale. Mi sono inserito bene nella squadra giovane e dinamica presente in magazzino, affiancata da colleghi con maggior esperienza.

Team logistica del Gruppo Marchi & Fildi
Team logistica del Gruppo Marchi & Fildi

Ci sono delle innovazioni tecnologiche che facilitano il lavoro in magazzino?

Il nostro magazzino ha un ottimo livello di automatizzazione, penso per esempio ai palmari per i prelievi merce o ai dispositivi di sicurezza introdotti per evitare incidenti tra i muletti e tutelare il passaggio pedonale all’interno dei corridoi. Altre innovazioni permettono di automatizzare le informazioni di spedizione e di condividerle con il cliente, grazie a una comunicazione estremamente snella, senza dover intervenire successivamente alla partenza della merce.
In generale, la ricerca e sviluppo per il miglioramento del settore logistico è molto dinamica e la seguo con interesse, confrontandomi anche con il mio responsabile e i colleghi.

Quale consiglio daresti a un giovane che si affaccia nel mondo del lavoro, indeciso su quale percorso lavorativo intraprendere? Quali sono i vantaggi (e le criticità) del lavoro nella logistica di un’azienda tessile come la nostra?

L’ingresso in azienda normalmente avviene tramite un primo periodo di tirocinio, durante il quale l’azienda può valutare la risorsa, ma serve anche a chi, come me, si è affacciato per la prima volta ad un nuovo lavoro in un settore diverso. È fondamentale arrivare al colloquio informati e preparati a fare tutte le domande che aiutano a formarsi un’idea precisa sulla mansione che si andrà a ricoprire.

È importante mantenere alta la curiosità verso il contesto di lavoro perché in un ambiente produttivo come il nostro è cruciale capire cosa accade prima e dopo il proprio ruolo, oltre a conoscere l’azienda e le sue peculiarità. Il team giovane è una forte motivazione, perché si lavora meglio e spesso si organizzano anche attività extra lavorative, permettendo di migliorare la coesione e rendendo piacevole la vita lavorativa di tutti i giorni.
La consapevolezza di lavorare in un’azienda solida e storica, che investe costantemente in innovazioni e nelle risorse umane, sono ulteriori elementi che mi rendono orgoglioso di lavorare e di crescere in questo contesto.

Il processo di acquisto, in un’azienda come la nostra, orientata alla sostenibilità e in possesso di molte certificazioni di prodotto e di processo, ha delle specificità. Ne parliamo con Saifur Rehman, il Responsabile Acquisti del Gruppo Marchi & Fildi.

Buongiorno Saifur, ci racconti qualcosa della tua esperienza professionale, che dal Pakistan ti ha portato fino a Biella?

Sono originario del Pakistan e ho una laurea triennale in ingegneria tessile dell’Università di Karachi. Ho iniziato la mia carriera nel settore tessile in Pakistan, dove ho acquisito una solida esperienza nella produzione di tessuti e specificamente in un reparto di ricerca e sviluppo. Sono poi venuto in Italia, dove ho conseguito la laurea magistrale in Ingegneria tessile al Politecnico di Torino, mi sono laureato nel 2013 e poco dopo ho iniziato a lavorare per il Gruppo Marchi & Fildi. Sono stato attratto dall’azienda per la sua forte attenzione alla sostenibilità e alla qualità dei prodotti.

Che tipo di caratteristiche sono necessarie per svolgere il tuo lavoro? Oltre ad avere una solida formazione tecnica, conosci molti aspetti della produzione e della pianificazione di produzione e della qualità. Come ti aiuta questa visione ampia dell’azienda?

Il mio lavoro richiede molte competenze tecniche, ma anche una visione globale dell’azienda e delle sue esigenze. Conosco bene la pianificazione della produzione e il processo di qualità e questo mi aiuta a valutare i fornitori in modo completo e ad effettuare scelte strategiche per l’acquisto di materiali e servizi. Inoltre, essere in grado di valutare le esigenze dell’azienda in modo olistico mi consente di scegliere i fornitori che meglio rispondono alle nostre necessità.

Il nostro gruppo è da sempre orientato alla sostenibilità. Che importanza hanno oggi le tematiche ESG (Environmental, Social e Governance) nella supply chain? Che tipo di sensibilità hanno acquisito i nostri fornitori sotto questo profilo?

Le tematiche ESG sono sempre più importanti nella supply chain, sia per le aziende che per i consumatori. Oggi, le aziende sono sempre più attente all’impatto ambientale e sociale sulla governance delle loro attività, cercando di lavorare con fornitori che condividono questi valori. Anche i nostri fornitori sono sempre più sensibili a queste tematiche e molti di loro stanno lavorando per migliorare le proprie prestazioni ESG.

In un gruppo come il nostro, orientato alla produzione sostenibile e al rispetto degli standard fissati dalle numerose certificazioni in nostro possesso, quali sono i criteri di selezione degli acquisti? La presenza di certificazioni influenza (in positivo o in negativo) il processo di acquisto?

Nel nostro gruppo, la sostenibilità e il rispetto degli standard fissati dalle certificazioni sono criteri fondamentali per la selezione degli acquisti. La presenza di certificazioni può avere un impatto positivo sulla valutazione dei fornitori, ma non è l’unico criterio che valutiamo. Cerchiamo di lavorare con fornitori che condividono i nostri valori e che sono in grado di fornirci materiali e servizi di alta qualità, sostenibili e certificati. Inoltre, valutiamo anche la capacità del fornitore di garantire continuità nell’approvvigionamento, di gestire i rischi nella supply chain e di offrire prezzi competitivi.